Cortina d’Ampezzo in prima linea per promuovere comportamenti e linguaggio rispettosi verso le persone con disabilità
Il Comune di Cortina d'Ampezzo si posiziona all'avanguardia nella promozione di un turismo realmente accessibile e inclusivo.
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Il Comune di Cortina d’Ampezzo si posiziona all’avanguardia nella promozione di un turismo realmente accessibile e inclusivo, impegnandosi attivamente per garantire un’accoglienza rispettosa e senza barriere in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026. Durante il tavolo sull’Accessibilità tenutosi in Comune, Cortina ha accolto e fatto proprie le linee guida di Village for all (V4A), compiendo un passo significativo non solo verso i Giochi Paralimpici, ma anche verso una cultura dell’accessibilità a lungo termine.
Cortina Destination4All: turismo accessibile per tutti
In collaborazione con Village for all (V4A) e grazie all’esperienza di Roberto Vitali e Silvia Bonoli, il Comune di Cortina sta sviluppando il progetto “Cortina Destination4All”, che punta a trasformare la cittadina alpina in una destinazione veramente aperta a tutti, residenti e visitatori, creando un ambiente privo di barriere. L’obiettivo del progetto è garantire che la trasformazione verso l’accessibilità non si fermi con la conclusione dell’evento olimpico, ma continui a offrire un’accoglienza inclusiva per migliorare la qualità della vita di chi vive a Cortina tutto l’anno. Secondo Roberto Vitali, “il turismo accessibile non riguarda solo le camere attrezzate, ma l’intero sistema di ospitalità: dagli alberghi ai ristoranti, dal commercio ai trasporti, fino agli spazi pubblici come percorsi ciclabili, parchi e infrastrutture”. Questo approccio integrato mira a garantire che chiunque possa muoversi in autonomia e con dignità, rispettando le specifiche
esigenze di ciascuno.
Comportamenti e linguaggio: piccole attenzioni per una grande accoglienza
Per accompagnare questa trasformazione culturale, la Regione Veneto, con il supporto di Village for all (V4A), ha redatto delle linee guida per promuovere una comunicazione rispettosa e inclusiva nei confronti delle persone con disabilità. Tra i suggerimenti più significativi:
· Linguaggio “persona al primo posto”: utilizzare espressioni come “persona con disabilità” piuttosto che “disabile”, per ricordare che la disabilità è solo una delle caratteristiche della persona.
· Chiedere prima di aiutare: offrire assistenza solo dopo aver chiesto, per rispettare l’autonomia delle persone.
· Rispettare lo spazio personale: sedie a ruote, bastoni e altri ausili sono parte integrante della persona e non vanno toccati senza permesso.
· Essere naturali: utilizzare un linguaggio comune e spontaneo per creare un ambiente confortevole e non forzato.
· Evitare espressioni drammatiche: evitare termini come “afflitto” o “vittima” e non enfatizzare l’eccezionalità, ma riconoscere il valore delle persone senza stereotipi.
Queste attenzioni aiutano a creare un clima di accoglienza autentico, in cui il rispetto passa anche attraverso le parole che utilizziamo. Il linguaggio inclusivo non è solo una forma di educazione, ma uno strumento fondamentale per costruire una cultura dell’accoglienza.
Roberta Alverà, Vicesindaco e Assessore al Turismo, che sta portando avanti questo progetto con grande tenacia, ha dichiarato: “Crediamo fermamente che l’accessibilità non sia solo un requisito tecnico, ma una vera e propria rivoluzione culturale che riguarda tutta la nostra comunità. Il nostro impegno è quello di fare di Cortina un esempio di accoglienza inclusiva per tutti.”
Verso una nuova cultura dell’accoglienza
Essere pronti ad accogliere persone con esigenze specifiche non rappresenta solo un valore aggiunto per la comunità, ma è un vantaggio competitivo che crea nuove opportunità economiche e sociali. Roberto Vitali afferma: “La disabilità non va in vacanza: sono le persone che viaggiano e che portano valore”. Un turismo accessibile, infatti, non solo migliora l’esperienza dei visitatori, ma valorizza l’intera comunità, posizionando Cortina come una destinazione inclusiva e all’avanguardia. Cortina d’Ampezzo è pronta a raccogliere questa sfida e a diventare un esempio di eccellenza nell’accoglienza universale, con un progetto che guarda al futuro e che pone l’attenzione sulle persone, sulle loro necessità e sul rispetto reciproco.