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Cortina per Tutti: accessibilità e inclusione al centro del nuovo PEBA

Il Consiglio Comunale di Cortina d’Ampezzo il 30 luglio scorso ha approvato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), un documento programmatico di grande valore che guiderà le scelte dell’Amministrazione nei prossimi anni. Si tratta di un lavoro approfondito, redatto dall’architetto Stefano Maurizio, che ha censito 2.097 criticità presenti sul territorio comunale, elaborando soluzioni concrete per superare gli ostacoli che ancora oggi limitano la piena fruizione degli spazi pubblici. Il valore complessivo degli interventi stimati è di circa 8,5 milioni di euro, che verranno distribuiti su più anni: non un progetto da realizzare in pochi mesi, ma una vera e propria roadmap decennale per rendere Cortina progressivamente più accessibile e inclusiva.

Alcuni interventi sono già in corso: i marciapiedi di fronte allo Stadio del ghiaccio e quelli di via Bonacossa sono oggetto di risistemazione, mentre a breve inizieranno i lavori anche sui marciapiedi di Ponte Chiesa, presso la rotonda dell’Alexander Hall. Seguiranno ulteriori cantieri in diverse aree del paese, sempre con l’obiettivo di migliorare la percorribilità, eliminare scalini e dislivelli, garantire continuità nei percorsi pedonali e agevolare l’accesso a edifici e servizi pubblici. Le priorità individuate riguarderanno in particolare i luoghi più frequentati da cittadini, anziani, famiglie e turisti, nonché le aree interessate dalle Paralimpiadi 2026.

Per la realizzazione degli interventi, il Comune potrà contare su due strumenti importanti. Il primo è l’accordo quadro per la manutenzione dei marciapiedi, un contratto che permette di eseguire più lavori senza dover indire ogni volta una nuova gara d’appalto: questo garantisce maggiore rapidità e continuità operativa. Il secondo riguarda i cosiddetti lavori in house, ossia le opere di minore complessità che potranno essere svolte direttamente dagli operai comunali, riducendo costi e tempi di esecuzione. Gli interventi più complessi, invece, saranno sviluppati con progetti dedicati, nel rispetto anche delle valutazioni paesaggistiche e ambientali tipiche di un territorio montano.

Il Sindaco Gianluca Lorenzi, la Vicesindaca Roberta Alverà – promotrice del progetto “Cortina per Tutti” – e l’intera Giunta sottolineano che il PEBA non rappresenta solo un adempimento normativo, ma un impegno culturale e sociale: rendere Cortina accessibile significa garantire pari opportunità di movimento e di partecipazione alla vita della comunità. Il Piano non guarda soltanto alle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026, ma al futuro stesso del territorio, con l’obiettivo di lasciare una eredità concreta e duratura ai cittadini e agli ospiti.

Interventi previsti dal PEBA di Cortina d’Ampezzo
(suddivisi per priorità e tempi di realizzazione)

Priorità a breve termine (2025-2026)

  • Sistemazione marciapiedi principali nelle aree di maggiore afflusso: fronte Stadio del ghiaccio, via Bonacossa (entrambi i lati), Ponte Chiesa – rotonda Alexander Hall.
  • Eliminazione di scalini e dislivelli su tratti pedonali vicini a scuole, uffici pubblici e strutture sportive.
  • Interventi mirati in vista delle Paralimpiadi 2026, per garantire percorsi accessibili verso impianti e aree olimpiche.
  • Piccoli lavori eseguibili dagli operai comunali (rampe provvisorie, sistemazioni localizzate, segnaletica e percorsi tattili).

Priorità a medio termine (2026-2028)

  • Riqualificazione progressiva dei marciapiedi secondari nei villaggi e nei quartieri residenziali.
  • Sistemazione degli accessi ad edifici comunali, scuole, strutture sportive e culturali.
  • Realizzazione di rampe permanenti e abbattimento delle barriere nei pressi di piazze, parcheggi e fermate autobus.
  • Utilizzo dell’accordo quadro per la manutenzione dei marciapiedi per velocizzare gli interventi.
  • Lavori più complessi da affidare a ditte specializzate (es. in zone vincolate o con problematiche idrogeologiche).

Priorità a lungo termine (2028-2032)

  • Adeguamento delle aree pubbliche più periferiche e meno frequentate.
  • Interventi strutturali su edifici vincolati e spazi storici, che richiedono autorizzazionipaesaggistiche e ambientali.
  • Realizzazione di un programma di manutenzione ciclica per garantire nel tempo l’efficacia degli interventi già completati.
  • Estensione delle azioni di accessibilità al turismo inclusivo: percorsi naturalistici, sentieri e aree ricreative.

Nota per i cittadini

Il PEBA non è un elenco di lavori immediati, ma una guida decennale. L’ordine di esecuzione tiene conto di: urgenza delle criticità, frequenza di utilizzo delle aree, esigenze legate agli eventi olimpici e paralimpici, risorse economiche disponibili anno per anno.